L’ipnosi, intesa come stato della mente, può essere considerata uno stato di coscienza particolare, cioè non ordinario, per quanto naturale, in cui vi sono ideoplasie. Per ideoplasia si intende una concentrazione della mente abbastanza intensa da essere in grado di influenzare la fisiologia del corpo. L’ipnosi, pertanto, è uno stato piuttosto stupefacente, e spesso esercita sulle persone una stessa dose di fascino e sospetto. Basta pensare che il tipo di modifica che può essere suscitato nel corpo va dalla catalessia generale alla levitazione di un arto, dall’amnesia, completa o parziale, all’anestesia, dall’analgesia alle guarigioni che sembrano miracolose come nel caso dei disturbi da conversione isterica. Di fatto, gli stessi fenomeni che suscitano ammirazione e interesse nel pubblico degli spettacoli di ipnosi, si possono ritrovare nella pratica clinica nello studio di ogni stimato ipnoterapeuta. Nella pratica clinica il motivo è semplicemente quello di permettere una ratifica, da parte del soggetto, che qualcosa di importante sta accadendo alla sua mente, e questo ha lo scopo di aumentare ancora di più lo stato di trance. Procediamo con ordine. Prima di tutto i fenomeni ipnotici di cui abbiamo accennato. A seconda della predisposizione dei soggetti si possono avere, durante la trance ipnotica, varie esperienze. I soggetti sono piuttosto vari dall’uno all’altro e mostrano una varietà di caratteristiche. Si va dal movimento (come nel caso della levitazione di uno o più arti) all’immobilità (come durante la catalessia), dalla concentrazione dell’attenzione verso l’interno (come nel caso dei soggetti ipocondriaci) alla concentrazione verso l’esterno, dall’attenzione focalizzata all’attenzione diffusa, dall’introversione all’estroversione, ecc. In ipnosi ciascuna combinazione di caratteristiche può portare alla comparsa di un fenomeno ipnotico, specifico per il soggetto. Alcuni soggetti, una percentuale esigua, sviluppano automaticamente il fenomeno dell’amnesia spontanea della trance ipnotica. Cioè al termine di questa non ricordano nulla dei fenomeni ipnotici mostrati e possono addirittura riferire di non essere stati affatto in ipnosi. Nell’ipnosi da spettacolo questo è spesso un fenomeno ipnotico cercato dall’ipnotista, perché in questo modo viene evidenziato il lato non ordinario dell’ipnosi e che suscita più meraviglia nel pubblico. l’amnesia riguardo la trance ipnotica può avere anche il fine di far sì che la parte razionale del soggetto non interferisca con le suggestioni che mettono in ridicolo il normale controllo di sé della persona e quello che sa. Per esempio un ipnotista potrebbe suggestionare il soggetto ipnotico al punto che questi non ricordi una certa cifra, poniamo il numero 5. In questo caso, dopo la trance, durante lo pseudo-riorientamento (pseudo perché in realtà il soggetto non è del tutto nel suo stato di coscienza ordinario) il soggetto potrebbe contare da 1 a venti omettendo i numeri 5 e 15, semplicemente perché esegue quanto gli è stato suggerito dall’ipnotista.
Il fenomeno ipnotico dell’amnesia può essere usata anche nel trattamento del dolore cronico (si veda ipnosi e dolore).